I Giunchi - Circolo culturale, Centro Reiki


pendolo1.jpgRadiestesia

Può essere difficile parlare di radiestesia a persone diverse per cultura, credo, stile di vita, ma il “potere” della radiestesia è in ognuno di noi, si tratta solo di accettarlo, di accettarne la fonte, e soprattutto di accettare in umiltà di divenire “strumenti” di questa fonte, né più né meno di quanto il pendolino sembra essere un “nostro” strumento. 

Partiamo dalla considerazione più semplice: ognuno di noi è dotato di facoltà che non conosce e che perciò non sa sfruttare, ma alla cui conoscenza possiamo accedere in vario modo. 

Una persona religiosa, potrà appellarsi a Dio, agli Angeli, alla propria Guida spirituale, a cui si affiderà totalmente, lasciandosi portare là dove vuole il disegno divino. pendolo3.jpg

Una persona non religiosa, può comunque fare affidamento su una parte di sé che sembra non manifestarsi apertamente, ma che comunque lo guida: può chiamarlo il Sé superiore, l’intuito, l’istinto, ma anche l’Amore Universale, l’Energia cosmica o può dargli uno dei tanti nomi che la moderna psicofilosofia ha creato. Resta il fatto che si può affidare con fiducia a qualcosa di trascendente e immanente che lo può guidare attraverso le difficoltà della vita, ma anche della ricerca. 

Possiamo utilizzare il nostro strumento limitandoci a “sentirne” la vibrazione “per simpatia”, o, cosa che io preferisco, come affidarsi alla propria Guida, o al proprio Angelo, affiancando la preghiera alla ricerca che stiamo compiendo.

pendolo2.jpgCertamente, seguendo questa strada, possiamo sentirci minuscoli, bambini impotenti di fronte a qualcosa di superiore, ma nello stesso tempo, ci sentiamo tanto più protetti quanto meno di noi stessi mettiamo in ciò che stiamo facendo. 

Come nelle filosofie orientali, il “non fare”, il “non agire” e il “lasciare scorrere” le cose non opponendoci a loro dà maggiori e migliori frutti. 

Ecco allora che imparando a utilizzare il pendolino, potremo accedere a qualcosa di superiore che ci permette di conoscere cose altrimenti a noi ignote, ma che ci consente anche di sentirci davvero amati da Qualcuno che si prende cura di noi individualmente. 

Nel momento in cui lasciamo prevalere l’orgoglio dell’essere capaci di fare qualcosa, perdiamo di vista lo scopo di quello che facciamo, che non è il “farci notare”, quanto l’essere utili agli altri. 

Presso il circolo è possibile seguire una giornata di introduzione all'uso responsabile del pendolino.

Per una maggiore conoscenza, sono consigliate le dispense sulla radiestesia che il dottor Mario Rizzi, mio insegnante in questo campo, pone gratuitamente a disposizione sul suo sito www.viveremeglio.org