I Giunchi - Circolo culturale, Centro Reiki


meridiani.jpgAgopressione

Al di là della parola “Ago” che inizialmente può spaventare, l’agopressione non ha nulla a che vedere con gli aghi, bensì con gli “agopunti”, ovvero i punti dei meridiani di medicina tradizionale cinese, che vengono trattati dall’operatore col solo ausilio delle dita e addirittura sopra i vestiti della persona che sta ricevendo. 

Si tratta quindi di una pressione rispettosa quanto precisa su determinati punti che la Medicina Tradizionale Cinese (Mtc) già migliaia di anni fa aveva codificato e che nuovi studi hanno rivalorizzato per aiutare a ritrovare l’armonia e il benessere che per qualsiasi ragione in un determinato momento della nostra vita abbiamo smarrito. 

Cosa accade quando le dita dell’operatore incontrano un “agopunto” di chi riceve? E perché?. 

La riscoperta della Mtc ha permesso di riconoscere la semplicità e l’importanza del “tocco” nella ricerca del benessere psicofisico. 

Vediamo allora cosa entra in gioco, col sapere millenario che ci è stato tramandato. 

Innanzitutto noi siamo energia e in noi scorre energia. 

Se questa cessa di fluire liberamente iniziano i disequilibri e ciò che taluno in occidente chiama “malattia”. 

L’energia, in cinese QI o Ch’i, in giapponese Ki, come pure il Prana indiano, il Ka egiziano, il Baraka sufi, lo Wakan dei pellerossa ma anche l’energia orgonica di Wilhelm Reich e la bioplasmica rilevata dalle camere Kirlian sono alla base del nostro benessere.

Quando per qualsiasi motivo l'energia non riesce a scorrere liberamente, ecco insorgere una disarmonia che, se persistente, può portare a quella che definiamo "malattia".

Agire sugli agopunti, con pressioni rispettose, permette di sbloccare il ristagno dell'energia, riportandola dove manca e togliendola dove è in eccesso, ripristinando così l'equilibrio originario e quindi il benessere psicofisico.